sabato 7 aprile 2007

BUSSI, UN SARCOFAGO PER I VELENI DELLA DISCARICA

articolo tratto da IL CENTRO del 28 marzo 2007

Bussi Sul Tirino: La mega discarica di veleni, che ha fatto arrossire di vergogna l’Abruzzo dei parchi, sarà ingabbiata in una sorta di sarcofago di cemento armato e poi bonificata. Questa operazione sarà successiva alla impermeabilizzazione della superficie, per impedire che le acque si infiltrino e poi penetrino nelle falde sottostanti, e alla realizzazione di un sistema idraulico superficiale di allontanamento delle acque meteoriche. L’intera area prospiciente il Polo chimico di Bussi Officine, di circa 40mila metri quadrati, per una profondità di circa sei metri, dovrà insomma diventare una specie di bomboniera a chiusura ermetica che isoli l’ambiente circostante dal contatto con gli agenti inquinanti.

E’ questa la linea di intervento decisa ieri a L’Aquila nel vertice sulla discarica di Bussi fra tutte le autorità competenti. E anche se all’appuntamento sono mancati il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso e il direttore generale del ministero dell’Ambiente, Mascazzini, per l’impossibilità di atterraggio dell’elicottero sul quale viaggiavano nell’aereoporto di Preturo, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, il vertice non ha perso certo di autorevolezza nelle decisioni e negli impegni assunti.

Il commissario delegato per il fiume Aterno-Pescara Adriano Goio, è stato investito del ruolo di coordinatore delle iniziative da parte dell’assessore regionale alla protezione civile Tommaso Ginoble, di concerto con il presidente Ottaviano Del Turco. Provvedimento che per divenire esecutivo dovrà essere ratificato dal consiglio fra qualche giorno.

“Il problema più impellente ha detto Adriano Goio dopo l’imprimatur “ora è quello di individuare un team di progettisti in grado di prospettare le migliori soluzioni tecniche, più economiche e anche definitive per alleggerire il grado di inquinamento della discarica di Bussi”.

Sulle stato e sulla natura degli inquinanti ha riferito il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara, Guido Conti che ha illustrato le analisi condotte in collaborazione con l’Arta, la stratigrafia dell’accumulo di materiali, la natura dei sedimenti e la costituzione degli strati sottostanti che fino a venti metri sono costituiti di certo da materiali porosi come il travertino ed oltre necessitano ancora di essere indagati.

Conti ha tenuto secretati solo gli elementi oggetto dell’indagine giudiziaria condotta dal sostituto procuratore Aldo Aceto. Al magistrato verrà chiesto il dissequestro dell’area per consentire i primi interventi di bonifica.
L’accento è caduto inevitabilmente anche sui pericoli per la salute umana, che certo esistono come testimoniato da alcuni residenti della zona che hanno convissuto per anni con la mega discarica. “E’ ncessario che l’area non sia frequentata da nessuno” è stato ribadito “e che essa venga di continuo tenute sotto controllo dal Corpo Forestale e dai tecnici dell’Arta”. Una remota possibilità per l’espandersi dell’inquinamento potrebbe derivare dall’esondazione del fiume Pescara che però in quella zona non si è mai verificata.

Altro problema cruciale dell’operazione di bonifica è la spesa a cui far fronte: “Di sicuro” è stato detto “non sarà inferiore a 50 milioni di euro da tirar fuori nell’arco di almeno due, tre anni, il tempo indicato per completare il recupero dell’area”.

Per far si che la somma esca dalle casse dello Stato si dovrà procedere al riconoscimento dell’area come sito di interesse nazionale. E’ stata avanzata anche l’ipotesi di un coinvolgimento economico della società proprietaria del sito, una immobiliare milanese controllata dalla Montedison, ma decisioni in merito sono state rinviate.
Nel pomeriggio una delegazione guidata da Goio si è recata a Bussi per effettuare un sopralluogo nella discarica. Al vertice aquilano hanno anche partecipato il prefetto di Pescara Giuliano Lalli, l’assessore regionale all’Ambiente Franco Caramanico, il presidente della Provincia Pino de Dominicis, il sindaco di Bussi Marcello Chella.

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